EDITORIALE
Oppressi dalla crescente presenza di esseri solo apparentemente viventi (e neppure lontanamente umani) che non hanno tempo per l'Amore, ci guardiamo intorno in cerca dei nostri simili, che sembrano scomparsi nel nulla.
Quando la ricerca non dà risultati, un dubbio prende forma: non sono loro ad essere scomparsi, siamo noi che, lentamente e senza esserne coscienti, abbiamo perso la capacità di riconoscerli. Non troviamo più persone capaci di amare perché in noi stessi abbiamo lasciato avvizzire questa capacità. Con incredula angoscia temiamo di scoprire che i nostri simili sono proprio quegli zombies che affollano il mondo intorno a noi.
dove lo sguardo vuoto più non cerca Amore / è un dolore senza nome.
Ma il nostro dolore ha un nome: Assenza, ed è la percezione di uno spazio vuoto. Un'illusione (poiché il nulla non esiste) da cui può liberarci solo una migliore percezione della realtà.
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